Sentirsi bene nel proprio corpo. Come si fa?

Sentirsi bene ed essere in confidenza con il proprio corpo è una chiave che apre molte porte, prima tra tutte quella della propria autostima.
Ci sono giorni in cui ci vediamo meglio che in altri o in cui riceviamo più complimenti per quello che indossiamo o per un viso semplicemente più disteso o luminoso.

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E se queste giornate, anziché stare ad aspettarle, potessimo programmarle?

Abbiamo incontrato Giovanna Vitacca – Style Coach e Specialista nella Valorizzazione dell’immagine per capire se c’è qualcosa in più che possiamo imparare di noi stesse e di come valorizzarci.

 

Giovanna, ci racconti quale è il tuo lavoro?

Sono una Style Coach. Una figura professionale nuova per il mercato europeo ma che negli Stati Uniti era già nota nella Hollywood degli anni ’20.
Il Consulente di Immagine all’epoca si occupava del look delle dive, poi nel corso degli anni – sempre in America – si è compreso che in fondo la cura dell’aspetto esteriore è un elemento di successo per ogni individuo e così il look è diventano un aspetto chiave di ogni percorso di Personal Branding.
Avere un’immagine coerente con la propria personalità e ruolo professionale aiuta a esprimere meglio propri talenti e potenzialità. Guardarsi allo specchio e piacersi è fondamentale per accrescere la propria autostima, per acquisire maggiore sicurezza e fiducia in se stessi e di conseguenza affrontare con più intraprendenza le sfide della vita privata e lavorativa.
Un abito racconta di noi e impatta sulla prima impressione del nostro interlocutore.

 

Chi sono le donne che si rivolgono a te e che cosa cercano?

Sono donne (e uomini) alla ricerca della propria identità in ambito personale e professionale che hanno deciso di iniziare questo cammino proprio a partire dal proprio aspetto esteriore.

Spesso lo spinta può nascere da esigenze più profonde di ricerca di equilibrio interiore, di cambiamento o più semplicemente per motivi professionali.

Lavorare alla propria immagine in termini di look innesca un processo di consapevolezza anche con riferimento a gusti, attitudini, stile di vita.

 
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Quali sono le strategie che possiamo mettere in atto per sentirci al nostro meglio?

Conoscersi è il primo passo. Ascoltarsi. Osservarsi.
Ognuno poi sceglie la strada più in linea con la propria indole e carattere.
C’è chi decide di iscriversi a yoga, chi inizia una dieta, chi va dall’estetista, chi partecipa a serate di lettura e chi prende un appuntamento da una Style Coach!

L’importante è trasformare in azione il pensiero, l’impercettibile voglia di cambiamento che porta a evolverci.

Noi esseri umani siamo in continua evoluzione, la differenza è avere coscienza di questo mutamento e laddove possibile controllarlo, guidarlo verso la realizzazione dei nostri obiettivi.

In che modo colori e i modelli degli abiti che indossiamo possono valorizzarci e nascondere i nostri punti deboli?

Se utilizziamo i colori giusti, quelli che si armonizzano con i nostri colori naturali, l’effetto sarà di avere una pelle luminosa, uno sguardo raggiante. Impossibile non farsi notare.

Faccio sempre un parallelo con il teatro, mia altra grande passione.
Se indossiamo gli abiti giusti, siamo in mezzo al palco con un faro puntato su di noi e verremo acclamati come se fossimo l’étoile. Se invece indossiamo gli abiti sbagliati faremo semplicemente parte delle ballerine di fila che si confondono con la scenografia.

Anche la scelta dell’abito incide moltissimo perché esistono diverse body shape (mela, pera, clessidra, rettangolo, etc) e ci sono diverse tecniche di abbinamento di colori, tessuti, modelli che permettono di dare otticamente proporzione e equilibrio alla figura.

La Consulenza di Immagine lavora su due asset: i colori e gli abiti.

Con l’obiettivo di definire il proprio look e il proprio stile può essere interessante affiancare al lavoro dello Style Coach quello di professionisti della medicina estetica, di nutrizionisti, psicoterapeuti che intervengono anche sul benessere psicofisico dell’individuo.

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Ci sono quindi situazioni in cui un lavoro di sinergia con altri professionisti può essere utile o addirittura accelerare il raggiungimento dell’obiettivo?
Quali sono le collaborazioni che hai sperimentato e che funzionano meglio?

La mia Consulenza è la punta dell’iceberg, il bandolo della matassa da cui partire per poi dipanare un gomitolo che spesso è fatto di insicurezze, insoddisfazioni non solo legate all’aspetto esteriore, ma più spesso generate da problemi più intimi.

Lavoro ormai da anni con un team di professionisti che coinvolgo quando si presenta una casistica specifica che è evidente non può essere risolta solo con il mio intervento ma necessita di ulteriore sostegno per lavorare sul concetto di autostima, fiducia in se stessi.

Tengo a sottolineare che l’obiettivo della Consulenza di Immagine non è stravolgere, trasformare, ma valorizzare al meglio lo stato dell’arte, ma certamente in qualche caso è necessario, anzi direi fondamentale, affiancare percorsi più incisivi.

Ad esempio ho suggerito ad alcune persone di affidarsi a un coach o addirittura a uno piscoterapeuta, soprattutto in casi in cui il non piacersi esteticamente nasceva da fattori molto più profondi (persone uscite da un periodo di malattia o che hanno subito forti stress a causa di problemi familiari o sul lavoro),

Oppure ho coinvolto dei nutrizionisti perché oggettivamente c’erano problemi di alimentazione dovuti a intolleranze, allergie o semplicemente cattive abitudini.

Infine per chi mi ha chiesto di lavorare sulla valorizzazione della body shape ho proposto trattamenti non invasivi per rimodellare silhouette. Per esempio la vaccum terapia, le onde d’urto, la crioterapia, massaggi linfodrenanti.

 

Ci sono i trattamenti più indicati per le diverse body shapes? Una volta individuate le proprie caratteristiche su cosa bisognerebbe lavorare e che cosa valorizzare?

 Ogni body shape ha i suoi punti critici.

Le forme a triangolo (pera) hanno la classica culotte de cheval o problemi di ritenzione idrica/cellulite, quindi in questo caso si deve lavorare con trattamenti specifici sulla parte bassa del corpo.
Al contrario le donne a triangolo inverso (mela) hanno problemi di braccia appesantite e addome pronunciato e quindi devono lavorare sulla tonificazione delle braccia e il rimodellamento del punto vita.
La forma ovale, che quindi presenza adipe diffuso su tutto il corpo oltre ai trattamenti snellenti dovrebbe affiancare una dieta per regolarizzare il metabolismo.

Ci sono poi problemi legati all’età (collo, décolleté, rilassamento cutaneo…) e quindi in questi casi possono essere molto interessanti trattamenti antiage.

 

Giovanna, prima di salutarci, quale è il segreto per sentirsi bene nel proprio corpo?

 Accettarsi. So che in un mondo proiettato verso la perfezione, la bellezza a tutti i costi sembra un controsenso, ma si deve fare pace con la propria fisicità perché in fondo è anche la nostra unicità.
Quando ci sono ‘difetti’ evidenti è corretto cercare di migliorarsi, ma senza che questo determini la nostra serenità, perché se poi non raggiungiamo ciò che speriamo la delusione è ancora più cocente.

Il mio motto è ARMONIZZA FORMA E SOSTANZA, laddove la forma è il nostro aspetto esteriore e la sostanza la nostra personalità, la nostra identità e solo se sono coerenti tra loro potremo essere davvero centrati e in equilibrio.

 

 

Grazie Giovanna!