Il Test delle intolleranze alimentari e il Test delle disbiosi intestinali vengono eseguiti, nel nostro Centro, dal Dottor Tomaso Bitto specialista in Omotossicologia e Omeopatia. L’analisi è realizzata in collaborazione con il Laboratorio DS, Diagnostica Spire.

Dottor Bitto, quali sono le principali differenze tra il Test delle intolleranze alimentari e il Test delle disbiosi intestinali?

«Il Test delle intolleranze alimentari valuta quali cibi, dai più consueti a quelli di uso meno frequente, possono essere responsabili di difficoltà digestive, stanchezza immotivata, nausea postprandiale, cefalee, ecc. Mentre il Test sulle Disbiosi intestinali indaga sulle condizioni della flora batterica intestinale (microbiota), le cui alterazioni determinano turbe intestinali di vario tipo e intensità: gonfiori addominali, flatulenza, dolori, alterazioni dell’alvo.
Il primo Test viene condotto solo sul sangue, il secondo anche su un campione di urine del mattino» spiega il Dottor Tomaso Bitto, Specialista in Omotossicologia e Omeopatia del Centro Medico Althea.

Quando e per chi è utile effettuare questi test?

«I sintomi cardine che giustificano l’esecuzione di questi esami (limitandoci solo ai sintomi di maggior riscontro) sono:

• cattiva digestione
• frequenti infezioni delle vie urinarie e/o candidosi
• stitichezza e diarrea
• stanchezza
• sonnolenza postprandiale
• gonfiore addominale con o senza dolore
• flatulenze
• alitosi
• cefalea
• foruncolosi
• dermatiti

I Test possono essere eseguiti nella fascia di età dai sette anni in su» sottolinea il Dottor Tomaso Bitto.

In base agli esiti del Test vengono suggeriti dei consigli alimentari?

«La valutazione dei risultati porta alla formulazione di un regime alimentare corretto e supportato da eventuali prebiotici (fibre) e probiotici (fermenti lattici)» conclude il Dottor Bitto.

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